SIMONE CAVALLARO
O registro mais antigo
encontrado do sobrenome na forma "CAVALLARO" é SIMONE CAVALLARO (*1485; †1544,
Aiello), casamento em 20.07.1502, tornando-se SIMONE I VENTIMIGLIA.
Libro d'Oro della Nobilità
Meditteranea (Sicilia)
VENTIMIGLIA - Conte di Geraci, Marchese di Geraci, Principi di
Castelbuono, Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, San Mauro, Pollina,
Caronia, Pretore di Palermo, Grande Ammiraglio del Regno, Viceré di
Sicilia e Viceré di Napoli, Ambasciatore Regio.
"Guglielmo II Ventimiglia († 1250), Conte di Ventimiglia, Lozana e delle Alpi Marittime; più volte Genova nel corso del
secolo precedente aveva ridimensionato le ambizioni dei Conti di
Ventimiglia, ottenendone la sottomissione. Nel 1237 dopo la vittoria
imperiale di Cortenuova, Federico II pretendeva l’omaggio di Genova, ma
non l’ottenne. Egli aveva già cancellato ogni privilegio dei Genovesi in
Sicilia, ma l’ostilità da quel momento divenne aperta; nel 1238 Genova
assedia dal mare la rocca di Ventimiglia; nel 1242 Guglielmo II, con il
figlio Enrico trasferisce la sua piccola corte in Sicilia presso l’Imperatore
Federico II. Sposa Emma (o Stemma), che le antiche fonti indicavano come
presunta figlia dell’Imperatore Federico II
Giovanni I Ventimiglia
(* 1382 †
Castelbuono 1473), 8° Conte di Geraci (investito nel 1408), investito con
mero e misto impero nel 1430, fu 1° Marchese di Geraci nel 1448 con l’appellativo
di “Primo Marchese del Regno”, Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, San
Mauro, Pollina, Caronia nel 1412, Pretore di Palermo nel 1416 e 1417,
Grande Ammiraglio del Regno, Viceré di Sicilia 1430/1432 e Viceré di
Napoli; combatté al fianco del Re Alfonso in Spagna, in Francia, in
Tunisia e per mare contro i Turchi, armando 40 galere a sue spese; Papa
Pio II lo convocò a Mantova nel 1459 per discutere la pace con gli
infedeli; fu Ambasciatore Regio presso i Pontefici Martino V e Callisto
III che lo nominò Generale di Santa Romana Chiesa. Sposò in prime nozze
Agata d’Aragona, figlia di Giacomo Barone di Caccamo, Calatafimi, Scalfani
e Sortino e di Giovanna di Montcada dei Conti di Adernò; in seconde nozze
Isabella Ventimiglia Signora di Ciminna, figlia ed erede di Guglielmo
Signore di Ciminna e di Giovanna Moncada dei Conti di Augusta.
C4. [ex 2°]
Simone I Ventimiglia (* 1485 † di febbre, Aiello 1544,
sepolto ivi in San Francesco; testamento: 13-8-1544), 5° Marchese di
Geraci (investito il 23-10-1500), Barone di Pettineo (per eredità materna
col feudo di Cipolla), Signore di Castelbuono, Tusa, Gangi, S. Mauro e
Pollina (quest’ultimo feudo fu riscattato nel 1525 per la somma di 18.000
fiorini e donato al figlio maggiore nel 1527), acquistò il mero e misto
impero dalla Regia Camera (con patto di ricompra) sul marchesato di Geraci
nel 1522 per la somma di 200 onze, acquisì i feudi di Tiri e Veschera nel
1534 con patto di ricompera da Guglielmo Ventimiglia per la somma di 2250
onze, acquisì i diritti di estrazione su tutte le esportazioni di grano,
orzo, legumi, vettovaglie e formaggio del caricatore di Tusa per la somma
di 866.20 onze nel 1535, di Recattivo nel 1537, di Ciura nel 1540, i
mercati di Carcinella, Sciara, Pinola nel 1543, Presidente del Regno nel
1516, 1535 e 1541. Signore illuminato e benvoluto di Castelbuono, abbellì
la città con molti monumenti ed opere d’arte, la elevò ad Università e vi
insediò la Corte di Giustizia. In tarda età si fece sacerdote e rinunciò
alle prerogative in favore del figlio.
= (capitoli matrimoniali per notaio Simone Cavallaro, 20-7-1502, dote di 20.000
fiorini) Elisabetta/ Isabella Moncada e Moncada, figlia di Guglielmo Conti
di Adernò e Sclafani e di Contessa Moncada dei Conti di Caltanissetta (*
1481 † Pollina 1553; testamento per notaio Matteo de Castro 11-9-1549,
sepolta nella Chiesa di San Francesco ad Aiello)."
|
|
|
|